Il test permette di valutare la predisposizione genetica alla sviluppo di patologie immunitarie e basate su processi infiammatori così come la predisposizione del nostro organismo a rispondere a situazioni infiammatorie come stress ossidativo, infezioni da patogeni, malattie autoimmuni, ecc.
Ma al contrario dei semplici test genetici predittivi, il nostro test permette di determinare il grado di infiammazione e il livello delle difese immunitarie al momento del prelievo in modo da mettere prontamente in atto le contromisure e le terapie necessarie.
Il test permette quindi di valutare complessivamente in tempo reale la presenza o meno di stati infiammatori cronici o acuti sistemici insieme con la risposta immunitaria dell’organismo.
È da considerare che diverse terapie farmacologiche sono oggigiorno disponibili, fra cui ad esempio anticorpi monoclonali, per ridurre il livello delle interleuchine che risultano aumentate in patologie come Alzheimer, aterosclerosi, depressione, cachessia, cancro della prostata, ecc.
Infine, studi recenti ipotizzano che i livelli plasmatici di interleuchina-6 possano essere un utile marker da infezione da covid-19.