Dott. Enrico Bevacqua




Citochine e risposta immunitaria


La nostra società si trova sempre più a dover affrontare non solo il peso schiacciante di malattie croniche e degenerative, ma anche gli attacchi di malattie infettive che possono provocare reazioni infiammatorie importanti in relazione allo stato del sistema immunitario, in particolare nelle persone più suscettibili.

Il corpo reagisce agli attacchi di virus e batteri mettendo in campo una complessa rete di risposte regolate da mediatori cellulari che permettono alle cellule di comunicare fra loro, coordinando le reazioni del sistema immunitario e attivando lo stato infiammatorio come meccanismo di difesa.

E’ essenziale l’equilibrio fra questi mediatori per ottenere un’idonea risposta difensiva rispetto a forme virali e batteriche. In caso di sbilanciamento, infatti, la risposta infiammatoria sarà più intensiva e pericolosa. Al contrario, nel caso in cui il dosaggio delle interleuchine sia inferiore all’atteso, il sistema immunitario rischia una minor capacità reattiva a difesa dalle infezioni.

IL-6 ha un ruolo importante nelle infezioni virali, promuove un’ottimale risposta dei linfociti T, la risoluzione infiammatoria, la riparazione dei tessuti, la migrazione e l’attività fagocitica dei macrofagi, prevenendo l’apoptosi indotta nelle cellule epiteliali dai virus. Completano la triade IL-1β, mediatore chiave della risposta infiammatoria, prodotto da cellule del sistema immunitario innato, e TNF-α, citochina regolatrice chiave del sistema immunitario che regola l’immunità innata ed adattativa. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo intervenire in maniera mirata per ottimizzare lo stato infiammatorio rappresenta un valido alleato per permettere alle difese del nostro corpo di reagire in maniera ottimale.

L'Opinione degli Specialisti